Preghiera di Sant'Ilario

(Le parole tratte dal 'Trattato sulla Trinità' di Sant'Ilario Vescovo di Poitiers)


"Io sono consapevole che tu, o Dio Padre Onnipotente, devi essere il fine principale della mia vita, in maniera che ogni mia parola, ogni mio sentimento, esprima te. 

L'esercizio della parola, di cui mi hai fatto dono, non può avere ricompensa più ambita che quella di servirti facendoti conoscere, di mostrare a questo mondo che ti ignora o all'eretico che ti nega, che tu sei Padre, Padre cioè dell'Unigenito Dio. Questo solo è il fine che mi propongo.

Per il resto bisogna invocare il dono del tuo aiuto e della tua misericordia, perché tu col soffio del tuo Spirito possa gonfiare le vele della nostra fede e della nostra lode e guidarci sulla rotta della proclamazione intrapresa. 

Non viene meno infatti alla sua parola colui che ci ha fatto questa promessa: «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Mt 7, 7).

Allora noi, poveri come siamo, ti chiederemo ciò che ci manca e scruteremo con zelo tenace le parole dei tuoi profeti e dei tuoi apostoli, e busseremo a tutte le porte che sbarrano il riconoscimento della verità. 

Ma dipende da te concedere l'oggetto della nostra preghiera, essere presente a quanto si chiede, aprire a chi bussa. La natura è presa da una strana pigrizia e non possiamo capire ciò che ti riguarda per la debolezza della nostra intelligenza.

Ma lo studio dei tuoi insegnamenti ci mette in grado di intendere la tua divinità, e la sottomissione alla fede ci innalza al di sopra della conoscenza naturale. 

Attendiamo dunque che tu dia slancio agl'inizi di questa impresa, causa per noi di trepidazione, che la consolidi con crescente successo e ci chiami a partecipare dello spirito dei profeti e degli apostoli, perché possiamo capire le loro parole nello stesso senso con cui essi le hanno pronunziate e le interpretiamo nel loro significato". 

Sopra: La Trinità,  dipinto del pittore cretese El Greco realizzato circa nel 1577-1579

Il dipinto  rappresenta la scena in cui Dio Padre tiene il corpo senza vita del figlio, Gesù Cristo. Sopra di loro lo Spirito Santo è rappresentato sotto forma di una colomba. Intorno alle tre persone della Trinità, gli angeli compaiono in varie posizioni, alcuni dei quali con espressioni drammatiche sui volti.

La Trinità è una delle nove tele eseguite per l'abbazia di Santo Domingo de Silos. Il dipinto è conservato nel Museo del Prado di Madrid (Spagna) dal 1832, dopo essere stata acquistato dal re Fernando VII allo scultore Valeriano Salvatierra.